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Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è una delle differenti declinazioni del consorzio e da tempo sta ritagliandosi uno spazio sempre piu importante, spingendosi verso dosaggi più secchi del dominante extra dry. La dimostrazione  sta nei piazzamenti ottenuti nel corso dell’International Wine and Spirit Competition 2022, una competizione enologica internazionale che premia i migliori vini e distillati del mondo: “dei nove vini premiati con la medaglia d’oro – un record per il Prosecco Superiore all’IWSC – tre erano Brut e uno era un Sur Lie, mentre i quattro argenti con il punteggio più alto provenivano  tutti dagli stili più secchi“. Nel complesso, in degustazione sono risultati “ben equilibrati, flessuosi e incredibilmente coerenti, rappresentando quella che un giorno potrebbe essere la nuova tipicità del Prosecco Superiore“.

 

Dosaggi zuccherini più bassi,  tempi maggiori di permanenza sui lieviti, scelte attente e alta qualità delle uve: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sta raccogliendo grandi consensi. 

 

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore viene ottenuto con metodo Martinotti ed è composto per almeno l’85 per cento da uva glera; il restante 15 per cento può essere composto da verdiso, bianchetta trevigiana, perera e glera lunga. L’impiego del metodo Martinotti è ancora guardato male dai britannici, per una sorta di pregiudizio “rudimentale e riduzionista“, ma le cose stanno cambiando, grazie all’altissima qualità dimostrata in degustazione, frutto di selezioni e maturazioni attente e di maggiori permanenze sui lieviti. I dosaggi bassi, infine, hanno messo ancora più in risalto la loro ottima beva.

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